Il giorno dopo la tragica notizia che ha sconvolto il mondo del ciclismo, con la lucidità che pian piano inizia a riaffiorare, arriva il momento dei ricordi.
Sono tante le cose che rimarranno indelebili nella mente, su tutte il sorriso che da sempre caratterizza Franco, la disponibilità che aveva con tutti, dagli amici, ai conoscenti, agli addetti ai lavori fino ai semplici appassionati che ad ogni corsa cercavano una foto o una parola con lui.Ci piace ricordare così il Ballero, con quella genuinità che lo ha sempre contraddistinto.
Ma ci fa piacere anche ripensare e rivivere i momenti più belli della sua vita sportiva. Su tutte i successi alla Parigi – Roubaix, la maglia sfoggiata il giorno del suo ritiro con la quale ha voluto ringraziare quella corsa che gli ha dato tanto, il primo successo da CT a Zolder con Cipollini, la gioia dell’oro di Atene con il suo grande amico Paolo Bettini che gli ha regalato altre due gioie iridate a Salisburgo e Stoccarda.
Il ciclismo non perde solo un Commissario Tecnico, non perde solo grande protagonista degli ultimi decenni. Il ciclismo piange soprattutto per la perdita di un grande amico che ha fatto molto per le due ruote.
Chi come noi ama questo sport e conosceva Franco, stamattina si è svegliato con un grande incolmabile vuoto. Perché da ieri, ognuno di noi, si sente orfano.

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