Tre Valli Varesine: Rebellin due, la vendetta
Campione d’Italia (Como) – Come avere quarant’anni e non sentirli? Chiedetelo a Davide Rebellin. Tornato alle corse da pochi mesi, il vicentino della Miche sembra rinato e lo si vede anche dal look sbarazzino di questa sua seconda giovinezza.
Dal momento in cui ha messo di nuovo il numero sulla schiena ha impressionato tutti con i piazzamenti raccolti, ma c’era una cosa che ancora gli mancava: la vittoria.
Ha scelto la Tre Valli Varesine per colmare questa lacuna, tredici anni dopo il suo primo successo in una della più importanti classiche italiane di piena estate.
Non ce l’ha fatta Domenico Pozzovivo che, nonostante la differenza di età nettamente a suo favore, ha perso i quattro secondi decisivi e si è dovuto accontentare del piazzamento d’onore per il secondo anno consecutivo.
Terzo posto per il giovane francese Thibaur Pinot che approfitta del suo momento di forma ottimale per mettersi in luce in una corsa storica come questa.
Niente da fare per la Liquigas – Cannondale, la squadra più attesa dal pubblico varesino, che schierava un tridente da favola con Peter Sagan, Ivan Basso e Vincenzo Nibali. Dopo essere stata al lavoro tutto il giorno per tenere cucita la corsa, però, i ragazzi di Roberto Amadio si sono lasciati sfuggire l’attimo giusto per sferrare l’azione vincente.
Buona prova, invece, per la Astana grazie a Enrico Gasparotto e Simon Clarcke che conquistano rispettivamente la quarta e quinta piazza.
Positiva anche la Colnago che, oltre al bel risultato del proprio capitano, riesce ad inserire Federico Canuti e Simone Stortoni al settimo e ottavo posto.
- Il trio iniziale
E’ il chilometro 13 quando Mauro Finetto, Pavel Brutt e Federico Rocchetti lanciano il primo attacco della giornata. Quest’ultimo, però, si sgancia dalla testa della corsa al Km 110 e lascia i due ex compagni d’avventura da soli al comando. Con una buona intesa, la coppia di testa cerca in ogni modo di resistere, ma a meno di 40 Km dalla conclusione si vedono costretti ad alzare bandiera bianca.
- La bagarre finale
La corsa si accende ai piedi della salita conclusiva dove Davide Rebellin sfoga tutta la sua rabbia e va a vincere nettamente la 91ª edizione della corsa lombarda.
- “E’ una gara affascinante, è una grande soddisfazione averla vinta di nuovo”
Rabbia, grinta, orgoglio. Queste tre parole riassumono lo stato d’animo di Davide Rebellin che nel dopo corsa racconta le sue emozioni. “Questo è un successo con un significato particolare, è l’esplosione della rabbia accumulata in questi anni. Era un po’ che cercavo la vittoria, ero convinto di poterci arrivare, se non fosse stato oggi sarebbe stato comunque molto presto. Sapevo che potevo vincere dopo tanti piazzamenti. E’ una grande soddisfazione per me”.
Un successo che bissa quello del 1998. “Questa gara ha sempre avuto il suo fascino, la sua importanza e sono contento di averla conquistata per ben due volte”.
Prosegue analizzando la corsa della squadra più attesa oggi: la Liquigas. “Pensavo che potessero vincere con Sagan. L’hanno presa molto forte e a me è andata bene così perché hanno fatto selezione”.
Conclude con un pensiero particolare per chi non lo ha mai mollato neanche nei momenti più difficili. “Questa vittoria la dedico ai miei tifosi che mi sono stati vicini in questi anni. Ho avuto sempre parole incoraggianti da loro e li ringrazio molto”.
- Ordine di Arrivo
Besozzo – Campione d’Italia (Km 195)
1. Davide Rebellin (Miche – Guerciotti) in 4h41’30”
2. Domenico Pozzovivo (Colnago – CSF Inox) a 4”
3. Thibaur Pinot (FDJ) a 7”
4. Enrico Gasparotto (Pro Team Astana)
5. Simon Clarke (Pro Team Astana)
6. Egor Silin (Katusha Team)
7. Federico Canuti (Colnago – CSF Inox)
8. Simone Stortoni (Colnago – CSF Inox)
9. Miguel Angel Rubiano Chavez (D’Angelo & Antenucci – Nippo)
10. Danilo Di Luca (Katusha Team) a 17”