Vincenzo, benvenuto nella storia!

di , 28 luglio 2014 00:02

VINCENZOSedici anni dopo il successo di Marco Pantani, Vincenzo Nibali torna a far sventolare il tricolore sui Campi Elisi e non lo fa da semplice vincitore, ma da vero e proprio dominatore. Nel 1998 aveva solo 13 anni quando il “Pirata”, quell’idolo che imitava indossando la bandana, saliva sul gradino più alto del podio. Quel sogno che ha accarezzato fin da bambino adesso è realtà.
Da oggi il siciliano mette il proprio nome accanto a coloro che hanno fatto la storia del ciclismo, siglando una fantastica tripletta Giro – Tour – Vuelta accanto a quelli di veri e propri miti come Eddy Merckx, Bernard Hinault, Jacques Anquetil, Felice Gimondi e Alberto Contador, l’ultimo ad aver raggiunto questo traguardo. E ora, accanto a quei nomi che da piccolo vedeva solo sui giornali, alla televisione o sulle famose palline usate per giocare in spiaggia, c’è anche il suo!

Nel grande libro delle due ruote, però, il messinese dalla faccia pulita scriverà una pagina importante: lo “Squalo dello Stretto” è infatti il primo corridore in assoluto a vincere il Tour de France con la maglia di campione nazionale in carica, un’impresa che fino a questo momento non era mai riuscita a nessuno.
La grande cavalcata di Vincenzo è iniziata con quello scatto a Sheffield nella seconda tappa che gli ha consegnato la prima vittoria e la prima delle 19 maglie gialle.
Non c’è stato giorno in cui non ha dimostrato di essere il più forte, non c’è stata una catena montuosa che non abbia dominato: dai Vosgi de La Plance des Belles Filles, ai Pirenei di Hautacam, passando per le Alpi di Chamrousse, Vincenzo ha pennellato le vette più alte in maniera impeccabile.
Se li merita tutti gli applausi ricevuti in questi giorni, le parole spese per i suoi capolavori, le urla dei tifosi che lo hanno accompagnato in questo cammino trionfale.
Bravo Vincenzo, sei riuscito a mettere a tacere chi ancora aveva dei dubbi infondati sulla tua classe, a zittire chi pensava che non saresti mai arrivato a conquistare la Grande Boucle.
Stratosferico Vincenzo che hai riportato in alto il nome del ciclismo italiano e sei riuscito in una dura impresa, grande tanto quella di vincere un Tour: far vedere il nostro sport su giornali e telegiornali che quotidianamente snobbano il ciclismo e si rendono conto che esiste solo per vicende poco piacevoli.
Grazie di tutto Vincenzo, orgoglio italiano…e ora goditi la storia!

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