Ha fatto di tutto in questa tappa: ha attaccato sulla prima salita insieme ad altri corridori, ha preso il comando della corsa con Mikel Landa, si è fatto riprendere dagli inseguitori ed è ripartito come una scheggia sul Monte Fumaiolo insieme a Pierre Rolland. Non poteva esserci altro vincitore sul traguardo di Bagno di Romagna, Omar Fraile (Team Dimension Data) si è costruito questa vittoria chilometro dopo chilometro in una giornata perfetta. Si è dovuto accontentare del secondo posto Rui Alberto Faria Da Costa (UAE Team Emirates), rinvigorito dalla partenza in quella Firenze che lo ha visto Campione del Mondo nel 2013. Terzo posto per Pierre Rolland (Cannondale – Drapac) che anticipa Tanel Kangert (Astana Team) e Giovanni Visconti (Bahrain – Merida). Nonostante le scintille tra i big sulle rampe del Monte Fumaiolo, Tom Dumoulin (Team Sunweb) mantiene la maglia rosa.
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Con un prova superba, Tom Dumoulin conquista la cronometro di Montefalco e torna a vestire quella maglia rosa che aveva già assaporato un anno fa. Con il tempo di 50’37”, il campione olandese contro il tempo del Team Sunweb domina le strade umbre e mette in riga tutti gli avversari. A 49” di ritardo, bel secondo posto per un Geraint Thomas (Team Sky) in netta ripresa dopo la discussa caduta di domenica scorsa. Terzo posto per un altro specialista delle prove contro il tempo, Bob Jungels (Quick – Step Floors), giunto sul traguardo a 56” dal vincitore. In classifica generale, alle spalle del nuovo leader un drappello di quattro corridori in poco più di 20”: Nairo Quintana, autore di una prestazione al di sotto delle aspettative, Bauke Mollema, Thibaut Pinot e Vincenzo Nibali, artefice di una bella prova (quinto a 2’07”).
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Sulle ripide rampe del Blockhaus è Nairo Quintana a dare spettacolo. Il capitano della Movistar sfida Vincenzo Nibali con una entusiasmante serie di scatti , ai quali il siciliano della Barhain Merida cerca di rispondere colpo su colpo. Il quarto tentativo a 4 Km dalla conclusione è però decisivo, il colombiano allunga in maniera decisiva e si invola solitario verso il traguardo conquistando anche la maglia rosa di leader Alle sue spalle il Giro esplode con tutti i protagonisti più attesi che giungono con distacchi più o meno rilevanti. Per il secondo posto se la giocano allo sprint Thibaut Pinot e Tom Dumoulin che riescono a contenere in 24” il loro ritardo. Quarto posto a 41” per un tenace Bauke Mollema. Per Vincenzo Nibali, quinta piazza a 59”, seguito da Domenico Pozzovivo a 1’16”. Decima posizione per Davide Formolo che strappa la maglia bianca di miglior giovane a Bob Jungels oggi giunto a 3’30”.
Una moto della polizia stradale spenge invece ai meno 15 Km i sogni di gloria di Mikel Landa e Gerain Thomas i due uomini più attesi per la classifica del Team Sky ed anche di Adam Yates (Orica – Scott) che finiscono rovinosamente a terra a causa dell’effetto domino innescato dall’urto di Wilko Kelderman con il mezzo fermo a bordo strada.
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Tutto faceva pensare che oggi, sull’arrivo di Peschici, sarebbe stata l’occasione giusta per vedere il primo successo di un corridore italiano nel Giro n. 100. In una tappa, molto combattuta fin dalle fasi iniziali, sono infatti rimasti in quattro a contendersi la vittoria equamente distribuiti fra spagnoli e italiani. Sfortunatamente però, proprio la scivolata di Valerio Conti nell’affrontare un tornante posto a meno di un chilometro dal traguardo, ha finito per favorire un sorprendente Gorka Izaguirre (Movistar), che preso un leggero margine di vantaggio sui compagni di avventura ha saputo conservarlo fino alla linea finale. Inutile la rimonta di Giovanni Visconti (Bahrain – Merida), che deve accontentarsi di un secondo posto che lascia l’amaro in bocca all’atleta palermitano. Terza piazza per Luis Leon Sanchez (Astana). Il gruppo dei migliori giunto a 12” è regolato da Enrico Battaglin. Bob Jungels, oggi caduto nella discesa di Vieste, conserva la maglia rosa di leader alla vigilia della prima vera tappa di montagna, il Blockhaus.
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E arrivò anche il giorno di Caleb Ewan. Dopo momenti di sfortuna e volate sbagliate, l’australiano della Orica – Scott riesce a lasciare il segno nel centesimo Giro d’Italia. Un’immensa voglia di vincere quella che Ewan ha sprigionato sui pedali, che gli ha permesso di dominare la strada tortuosa verso il traguardo e respingere al fotofinish il ritorno di Fernando Gaviria (Quick – Step Floors) e Sam Bennet (Bora – Hansgrohe). L’arrivo tortuoso ha fatto perdere 2” alla maggior parte del gruppo, ma questo non cambia le cose in classifica con Bob Jungels (Quick – Step Floors) ancora in maglia rosa.
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Bella impresa dello svizzero Silvan Dillier, che dopo oltre 210 Km all’attacco con altri quattro compagni di avventura, riesce a sorprendere sul traguardo di Terme Luigiane il più quotato belga Jesper Stuyven (Trek-Segafredo) nel tirato testa a testa finale. Terzo posto per Lukas Postlberger (Bora – Hansgrohe), che dopo la maglia rosa inaugurale continua a collezionare ottimi piazzamenti. Quarto posto, staccato di pochi secondi, per Simone Andreetta (Bardiani – CSF), che ha dovuto alzare bandiera bianca sullo strappo finale posto a circa 5 Km dalla conclusione. Il gruppo dei migliori, regolato da Michael Woods (Cannondale), è giunto a 39”.
Nessun problema per Bob Jungels, oggi ottavo, che conserva agevolmente la maglia rosa.
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Dopo aver dato la zampata vincente in Sardegna, Fernando Gaviria voleva lasciare il segno anche in Sicilia e così è stato. Sul traguardo di Messina, il giovane colombiano della Quick – Step Floors ha lasciato i suoi avversari a bocca aperta e ha bissato il successo di Cagliari. Bel secondo posto per Jakub Mareczko (Wilier Triestina – Selle Italia), autore di una rimonta finale formidabile, mentre terzo chiude Sam Bennet (Bora – Hansgrohe). Quarto André Greipel (Lotto – Soudal), più attardato il tanto atteso Caleb Ewan (Orica – Scott).
Nessun cambiamento in classifica generale con Bob Jungels (Quick – Step Floors) ancora in maglia rosa.
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Una lunghissima galoppata verso il successo: questo è quello che ha messo in scena oggi Jan Polanc. Partito nelle prime battute della giornata insieme ad altri compagni d’avventura (tra cui l’italiano Eugenio Alafaci), lo sloveno della UAE Team Emirates ha resistito al vento e alla fatica e ha portato a casa il tanto atteso tappone dell’Etna. Bel secondo posto per Ilnur Zakarin (Katusha – Alpecin) che, nonostante i primi giorni caratterizzati dalla sfortuna, ha fatto vedere che tra i big di questa edizione c’è anche lui. Terzo Geraint Thomas (Team Sky) che precede Thibaut Pinot (FDJ) e Dario Cataldo (Astana Pro Team). Nello stesso gruppo anche Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida), Nairo Quintana (Movistar Team) e la nuova maglia rosa Bob Jungels (Quick – Step Floors).
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In una tappa caratterizzata dal forte vento, la ventata nuova la porta Fernando Gaviria. Il giovane colombiano della Quick – Step Floors sfreccia sul traguardo di Cagliari e conquista per la prima volta nella sua carriera una tappa al Giro d’Italia. Grazie a questo successo, conquistato davanti al tedesco Rudiger Selig (Bora – Hansgrohe) e al Campione Italiano Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo). Finisce così il trittico sardo, con la carovana che, dopo un giorno di riposo, riprenderà il cammino dalla Sicilia.
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Volata vincente di André Greipel che in un sol boccone conquista tappa e maglia in questa centesima edizione del Giro d’Italia. Sul traguardo di Tortolì, il “Gorilla” della Lotto – Soudal vince lo sprint di massa piazzando la sua ruota davanti a quella di Roberto Ferrari (UAE Team Emirates) e Jan Stuyven (Trek – Segafredo). Sfortuna per Caleb Ewan (Orica – Scott), fermato durante la volata da un problema al pedale e, quindi, costretto ad abbandonare la lotta finale.
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