Conclusione a sorpresa della sesta frazione della Vuelta Espana con un ordine di arrivo che assomiglia più a quello di una cronosquadre che non di una tappa in linea. Era difficile infatti prevedere che la discesa dall’Alto del Catorce, l’ultima asperità posta a circa 20 Km dal traguardo avrebbe favorito un attacco in massa dei corridori Liquigas – Cannondale, che dettavano il ritmo in testa. La forte andatura però, ha frazionato il gruppo e così quando Valerio Agnoli, Peter Sagan, Eros Capecchi e Vincenzo Nibali si sono ritrovato da soli al comando con qualche metro di vantaggio sui rivali hanno tirato dritto raggiungendo lo spagnolo Pablo Lastras che era uscito poco prima all’attacco. Il quintetto si è presentato compatto sul traguardo di Cordoba con lo slovacco Sagan, che corona con il successo il suo debutto nella corsa spagnola, mentre il portacolori della Movistar Lastras si inserisce la secondo posto seguito da Agnoli, che soffia per un malinteso gli 8″ di abbuono al compagno Nibali, più indietro Capecchi. Il gruppo dei migliori fra i quali anche Sylvain Chavanel, che conserva la maglia rossa di leader, giunge con 17” di ritardo. Prosegui la lettura 'Vuelta: raid Liquigas su Cordoba con vittoria di Sagan.'»
Dopo la vittoria di ieri con Daniel Moreno a Sierra Nevada anche oggi, uomini del Team Katusha protagonisti nella quinta tappa della Vuelta Espana. L’impegnativo strappo finale di circa un chilometro che porta a Valdepeñas de Jaén esalta le doti di scattista di Joaquin Rodriguez che non ha difficoltà nel recuperare i pochi secondi di ritardo che lo dividevano da David Moncoutie sotto il triangolo rosso. Inutili anche i tentativi dei rivali di controbattere all’attacco dello spagnolo che taglia il traguardo con un buon margine di vantaggio su un sorprendente Wouter Poels (Vacansoleil – DMC) e sul compagno di squadra Daniel Moreno. Buona anche la prova di Michele Scarponi quinto a 8”, dietro all’olandese Bauke Mollema. Poco più indietro Vincenzo Nibali, undicesimo a 11”. Il francese Sylvain Chavanel, giunto con un ritardo di 31” conserva comunque la leadership della corsa. Prosegui la lettura 'Vuelta: “Purito” Rodriguez a segno'»
Alla soglia dei trent’anni, che compirà il 5 settembre prossimo, Daniel Moreno si ritaglia un momento di gloria in una delle tappe più attese di questa edizione della Vuelta, quella con arrivo a Sierra Nevada. Il portacolori del Team Katusha, valida spalla di Joaquim Rodriguez si prende un giorno di libertà e a circa 2 Km dall’arrivo si riporta su Chris Anker Sorensen, che aveva allungato in precedenza neutralizzando il tentativo dei quattro fuggitivi della prima ora. Non c’è storia nel testa a testa finale perché lo spagnolo ai meno 400 metri lascia anche la compagnia del danese della Saxo Bank, conquistando a braccia alzate la vittoria più importante della sua carriera. Il campione nazionale francese Sylvain Chavanel (Quick Step), pur concludendo con un ritardo di 58”, conquista la maglia rossa di leader. Prosegui la lettura 'Vuelta: Daniel Moreno in trionfo a Sierra Nevada'»
Il coraggio di osare è sicuramente una delle doti migliori di Pablo Lastras anche se in molte occasioni i suoi tentativi da lontano non hanno avuto la conclusione sperata. Le delusioni passate vengono però riscattate oggi con la splendida vittoria ottenuta dall’esperto corridore della Movistar sul traguardo di Totana che gli ha permesso di conquistare anche la maglia rossa di leader e di ricordare con una commovente esultanza Wouter Weylandt e Xavier Tondo Volpini scomparsi tragicamente nel mese di maggio e Mauricio Soler reduce dalla rovinosa caduta al Giro di Svizzera. Una fuga iniziata con altri quattro temerari poco dopo il via da Petrer e proseguita da solo negli ultimi 12 Km, quando ha staccato i tre reduci sull’Alto de la Santa, l’ultima difficoltà della giornata, guadagnando subito pochi secondi ma sufficienti per raggiungere l’arrivo con 15” di vantaggio su Sylvain Chavanel (Quick Step), Markel Irizar (RadioShack) e Ruslan Pydgornyy (Vacansoleil). Il gruppo, regolato dall’irlandese Nicolas Roche, è giunto con un ritardo di 1’43”. Settimo posto per Valerio Agnoli, il primo degli italiani. Prosegui la lettura 'Vuelta: vittoria con dedica per Lastras'»
Emozionante ed incerto finale del Giro delle Fiandre con vittoria a sorpresa per il trentenne fiammingo Nick Nuyens. La prestigiosa classica belga sembra ormai decisa a 32 Km dalla conclusione quando il grande favorito della vigilia Fabian Cancellara prende il comando della gara recuperando lo svantaggio sul francese Sylvain Chavanel e guadagna ben presto quasi un minuto di vantaggio sul gruppetto dei migliori. L’azione del portacolori della Leopard – Trek si interrompe però proprio sul muro di Grammont, dove invece nella scorsa edizione era nata la sua fantastica impresa. Il vantaggio si dissolve inesorabilmente nel duro tratto in pavé permettendo ì il recupero ad una dozzina di corridori. Esaurito il tentativo dello svizzero è il vallone Philippe Gilbert, un altro degli uomini più attesi, a partire all’attacco prima in compagnia di Leukemans, Cancellara, Ballan e Chavanel e poi da solo, ma anche il suo sogno si infrange ai meno 4 Km chilometri, quando i principali favoriti si ritrovano al comando della gara. A prendere l’iniziativa è ancora una volta lo scatenato Cancellara. Nonostante il controllo serrato a cui è sottoposto guadagna subito qualche metro, i più veloci a riportarsi su di lui sono Chavanel e Nuyens. Il terzetto transita per primo sotto lo striscione dell’ultimo chilometro inseguito a pochi metri da Boonen in rimonta, ma proprio a quel punto Cancellara tenta il tutto per tutto, lancia una volata lunga, ma viene superato facilmente da Nick Nuyens, il più veloce dei tre ed anche dal francese della Quick Step.
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Non gli era andata giù la tappa di Arenberg, quando Fabian Cancellara gli aveva strappato la maglia gialla dopo solo un giorno da leader. Oggi, però, Sylvain Chavanel si è vendicato e quel vessillo se l’è ripreso. E lo ha fatto in maniera epica, con una lunga galoppata solitaria che lo rende protagonista di una bella impresa. Coadiuvato da un lavoro di squadra perfetto, con Jérome Pineau in prima fila, il trentunenne francese si mangia in un sol boccone tutti gli avversari e va a trionfare sul traguardo di Station des Rousses. Secondo posto per il giovane spagnolo Rafael Valls che si lancia al contrattacco verso l’ormai irraggiungibile battistrada e termina la sua prova a 57″ dal vincitore precedendo il connazionale Juan Manuel Garate che conclude a 1’27″.
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Ci ha provato tutto il giorno e alla fine ha avuto ragione lui. Sulle orme del proverbio “chi la dura la vince”, Sylvain Chavanel corona il giorno più importante della sua carriera portando a termine una bella fuga solitaria e conquistando quella maglia gialla che per un francese ha un sapore particolare. Un sogno che si avvera per il corridore transalpino che ha rischiato di non essere al Tour a causa di una brutta caduta durante la Liegi – Bastogne – Liegi dello scorso aprile che gli aveva procurato un brutto trauma cranico. Lui, però, ha voluto partecipare a tutti i costi, ci ha creduto fino in fondo ed ha avuto ragione. Grazie ad uno scatto lungo il Col du Rosier, l’ultima asperità della frazione, il trentunenne della Quick Step si è tolto di ruota il belga Jurgen Roelandts e, sotto la pioggia, ha raggiunto il traguardo di Spa con le braccia al cielo. Prosegui la lettura 'Tour: Sylvain Chavanel in giallo grazie anche al fair play del gruppo'»