Ha dovuto aspettare fino alla ventesima tappa per lasciare la sua impronta in questa edizione della Vuelta, ma finalmente sul traguardo di Vitoria Daniele Bennati ritrova il sorriso e lancia un segnale importante in vista della convocazioni per il Mondiale di Copenaghen. Pochi giorni fa a causa di un rocambolesco finale aveva visto sfiorare il successo ma nel finale odierno non si è lasciato sorprendere e ben lanciato dal treno della Leopard – Trek è giunto a braccia alzate con un buon margine su Enrico Gasparotto (Astana) e Damiano Caruso (Liquigas – Cannondale), che completano un podio tutto italiano. Alla vigilia della passerella finale di Madrid Juan Josè Cobo Acebo (Geox – TMC) conserva la maglia rossa di leader con 13” di vantaggio su Christopher Froome.
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La Vuelta torna nei Paesi Baschi dopo 33 anni e a festeggiare nel migliore dei modi questo storico momento ci pensa uno dei giovani più talentuosi di questa regione Igor Anton. Finalmente, dopo tante delusioni, un giorno da protagonista per il capitano dell’Euskatel – Euskadi, che partiva con i favori del pronostico in questa edizione dopo aver visto sfumare la vittoria finale lo scorso anno a causa di una caduta, ma che già dopo le prime tappe si è ritrovato tagliato fuori dalla lotta al vertice. Una vittoria tenacemente cercata dopo essere partito all’attacco già dopo 33 Km con il compagno di squadra Gorka Verdugo, il russo dell’Astana Aleksandr Dyachenko e Marzio Bruseghin. Proprio il veneto della Movistar è stato l’ultimo a lasciare spazio al basco sull’Alto el Vivero quando mancano poco più di 15 Km dal traguardo di Bilbao conquistando comunque un buon secondo posto. Terza posizione per il tedesco della Liquigas Dominik Nerz giunto a 1’30” con Haimar Zubeldia e Chris Anker Sörensen. Invariata la classifica generale con Juan José Cobo Acebo che conserva la maglia rossa di leader. Prosegui la lettura 'Vuelta: Igor Anton brinda a Bilbao'»
Abbiamo dovuto attendere la diciottesima tappa per vedere finalmente un corridore italiano sul gradino più alto del podio alla Vuelta Espana. A centrare l’impresa il valtellinese della Lampre – ISD Francesco Gavazzi che nello sprint a due è riuscito a superare agevolmente il belga Kristof Vandewalle (Quick Step). I due atleti hanno allungato nei chilometri conclusivi su di un folto gruppo di battistrada scattati dopo solo dieci chilometri dal via di Solares. Terzo posto per Alexandre Geniez (Skil – Shimano). Giornata tranquilla per il leader della classifica Juan Josè Cobo Acebo che giunge al traguardo con un ritardo di 7’42” insieme a tutti gli altri big.
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L’ultima settimana della Vuelta Espana prosegue sulla falsariga di quelle precedenti, con i protagonisti più attesi in difficoltà e nomi a sorpresa che si ergono al ruolo di protagonisti. Sulla carta la diciassettesima tappa non presentava particolari difficoltà anche se il finale era in leggera salita, invece proprio l’ascesa conclusiva crea problemi alla maggior parte dei protagonisti e a contendersi il successo con scatti e controscatti rimangono i primi due della classifica generale, la maglia rossa Juan José Cobo Acebo e Christopher Froome. Un duello senza esclusione di colpi che premia il keniano con passaporto inglese del Team Sky, al suo secondo successo nella corsa spagnola, che guadagna solo qualche secondo di abbuono sul rivale che conserva invece la leadership. Terzo posto a 21” per l’olandese Bauke Mollema, seguito da Daniel Martin e Igon Anton. Solo quindicesimo Vincenzo Nibali, con un ritardo di 51” meglio di lui Marzio Bruseghin settimo a 29″.
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Le rotonde non sono mai troppo amate dai ciclisti ma se oggi Juan José Haedo ha conquistato la 16ª tappa della Vuelta Espana può solo ringraziare uno dei tanti rondò presenti anche sulle strade spagnole e la sua prontezza di riflessi. Mentre l’argentino esulta, di ben altro umore sono Alessandro Petacchi e soprattutto Daniele Bennati che giungono alle sue spalle. Il treno della Leopard – Trek stava infatti lanciando nel migliore di modi l’aretino verso la prima vittoria quando proprio Robert Wagner, l’ultimo uomo del team lussemburghese, ha un attimo di incertezza in prossimità dello spartitraffico ed imbocca la direzione riservata alle ammiraglie inducendo nell’errore tutti quelli che lo seguivano. In un attimo Petacchi, Bennati e Peter Sagan cercano di rimediare allo sbaglio ma ormai il vantaggio del portacolori delle Saxo Bank è incolmabile. Nella bagarre finale restano coinvolti anche gli uomini di classifica, con la maglia rossa Juan Josè Cobo decimo, che guadagna qualche secondo sugli avversari. Prosegui la lettura 'Vuelta: finale rocambolesco con Haedo che beffa Bennati e Petacchi'»
La Vuelta torna a far tappa sull’Alto de l’Angliru, l’ultima volta fu nel 2008 e cambia ancora la classifica generale. L’impegnativa ascesa finale premia il coraggio e la tenacia di Juan Josè Cobo Acebo che dopo il secondo posti di ieri, chiude un fantastico weekend con una sorprendente ed inattesa doppietta: la vittoria in una delle tappe più prestigiose e la maglia “roja” di leader. L’uomo meno atteso della Geox – TMC, che ha nelle sue file anche Denis Menchov e Carlos Sastre, lascia il gruppo dei migliori a circa 6 Km dalla vetta, raggiunge e supera Igor Anton scattato poco prima e prosegue solitario fino al traguardo fra due ali di folla festanti. Da applausi anche la prova di Wouter Poels (Vacansoleil) secondo a 48” che regola un gruppetto comprendente anche il russo Menchov e Christopher Froome, compagno di squadra dell’ex maglia rossa Bradley Wiggins che dopo aver scortato il proprio capitano per tutta l’ascesa finale, viene finalmente lasciato libero di giocarsi le proprie carte ai meno 2 Km conservando così il secondo posto della generale. Prosegui la lettura 'Vuelta: Cobo mata l’Angliru ed indossa la roja'»
Il coraggio di attaccare non è mai mancato a Rein Taaramae, il giovane estone classe 1987, ma oggi sul traguardo di La Farrapona è stato finalmente ripagato di tutti gli sforzi fatti con una splendida vittoria alla Vuelta Espana. L’impegnativo finale con ben tre Gpm in rapida successione non ha frenato il portacolori della Cofidis, che era già all’attacco nei fasi iniziali di gara con altri diciassette fuggitivi, ma anzi lo ha ulteriormente motivato, dopo la penultima ascesa, visto che al suo fianco è rimasto solo lo spagnolo David De la Fuente. Quando anche quest’ultimo viene fermato dall’ammiraglia della Geox per aiutare il compagno di squadra Cobo Acebo, per Taaramae è stato più facile del previsto mettere il suo sigillo sulla quattordicesima tappa. Il sacrificio di De La Fuente, che ha chiuso in terza posizione ha permesso proprio a Juan José Cobo secondo a 24” di risalire fino al quarto posto della classifica generale. Giornata favorevole anche per la maglia rossa Bradley Wiggins, quinto all’arrivo con un ritardo di 45”che guadagna tempo prezioso su tutti i principali avversari. Prosegui la lettura 'Vuelta: impresa di Taaramae'»
In attesa dell’impegnativo fine settimana i big lasciano spazio ai fuggitivi e Michal Albasini mette il suo sigillo sulla tredicesima tappa della Vuelta Espana. Lo svizzero, unico rappresentante della HTC – Highroad nella fuga di diciotto unità che ha animato il finale della frazione odierna è stato il più veloce sul traguardo di Ponferrada dove ha preceduto un brillante Eros Capecchi (Liquigas – Cannondale) e Daniel Moreno (Katusha Team). Il gruppo di Bradley Wiggins, che conserva la leadership della corsa è giunto con un ritardo di 1’33”. L’avvicinamento di Vincenzo Nibali alla prima posizione è proseguito anche oggi e grazie ai 6” di abbuono conquistati ad un traguardo intermedio il messinese è risalito al secondo posto con soli 4” di ritardo dal britannico della Sky Procycling. Prosegui la lettura 'Vuelta: Capecchi sfiora il successo, tappa ad Albasini'»
La giornata di riposo di ieri sembra proseguire anche oggi per gli uomini di classifica che lasciano ampio spazio ai sedici fuggitivi di giornata prima di darsi battaglia negli ultimi chilometri di ascesa verso l’inedito arrivo alla stazione sciistica di Manzaneda. A sfruttare nel migliore del modi la libertà concessa è l’esperto corridore francese David Moncoutie che, dopo i tanti attacchi delle frazioni precedenti, vede finalmente ripagati i suoi sforzi con una prestigiosa vittoria dopo un allungo a 12 Km dal traguardo che fraziona il gruppo dei battistrada. Il quarantuenne della Cofidis conquista così il suo quarto successo nella corsa spagnola, uno ogni anno nelle ultime quattro edizioni come sottolinea lui stesso nel festeggiare l’impresa odierna. Alle sue spalle con un 1’18” di ritardo Beñat Intxausti (Movistar Team) e Luis Leon Sanchez (Rabobank), seguiti con distacchi ancora maggiori dai reduci della fuga iniziale, fra i quali anche Matteo Montaguti che ottiene un ottimo sesto posto. Gli ultimi 2 Km di salita risultano invece fatali sia per Jakob Fuglsang che per la maglia rossa Chris Froome, costretto a cedere per 7” il simbolo del primato al più quotato compagno di squadra Bradley Wiggins (Sky Procycling) che giunge a 3’38” in compagnia degli altri favoriti fra i quali anche Vincenzo Nibali che risale al terzo posto della generale con soli 11” di ritardo dalla vetta.
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Alla vigilia del primo giorno di riposo cambia ancora il vertice della classifica generale della Vuelta Espana. A sorpresa dopo la cronometro individuale di 47 Km di Salamanca è Chris Froome ad indossare la maglia rossa. Il britannico del Team Sky è l’unico a contenere il distacco sotto il minuto, più precisamente 59”, dallo specialista tedesco Tony Martin dominatore della prova contro il tempo che conclude con in 55’54’ e con un balzo di ben quattordici posizioni guadagna la leadership della corsa. Buone prestazioni anche per il britannico Bradley Wiggins, terzo a 1’22” e del giovane danese della Leopard – Trek Jakob Fuglsang, sesto a 1’37”, che si avvicinano alla vetta. Restano invariate le ambizioni di Vincenzo Nibali, che giunge quindicesimo con un ritardo perde 2’24” e del russo dell’Astana Fredrik Kessiakoff giunto a 2’18”. Prosegui la lettura 'Vuelta: Froome in rosso, la crono a Tony Martin'»